Venerdì 4 dicembre alle ore 17,30 la Sala Isotta di Castel Sismondo ospita la ghiotta presentazione del nuovo libro di Nando Piccari che raccoglie olt
Venerdì 4 dicembre alle ore 17,30 la Sala Isotta di Castel Sismondo ospita la ghiotta presentazione del nuovo libro di Nando Piccari che raccoglie oltre un centinaio di corsivi pubblicati su testate riminesi dal 2007 al 2015: “Graffia graffia, qualcosa rimane?”. Piccari le unghie sa infilarle alla bisogna a destra e a manca, però perché poi per introdurre e tenere a battesimo la sua terza opera della serie si affida a personaggi così paciosi e, in alcuni casi, in piena stagione degli amori? La prefazione è del mite Walter Veltroni, più familiare alle fusa che ai graffi. Ma è uno degli invitati che soprattutto impensierisce. Insieme all’autore, infatti, venerdì intervengono Andrea Gnassi, Sergio Pizzolante, Lia Celi e Massimo Pasquinelli. Su quest’ultimo è presto detto: il gattone sbadigliava e si stiracchiava invece di cacciare i topi che divoravano il formaggio di banca Carim. Ma i riflettori si accendono sul gattino impetuoso, Sergio Pizzolante, che da qualche mese emette miagolii strazianti e dimostra tutto il suo affetto verso il sindaco di Rimini, tanto che a nulla servono le bastonate che continua a ricevere in casa Pd. Lui, nel tipico atteggiamento che accompagna il “calore”, insiste col lecca lecca. Gnassi arrufferà il pelo oppure si concederà al corteggiamento?
Intanto è stato intercettato questo “pizzino”:
“Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
ritira le unghie nelle zampe,
lasciami sprofondare nei tuoi occhi
in cui l’agata si mescola al metallo”. (Charles Baudelaire)
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