Hera SpA grandi dividendi, ma ai costi per l’utenza non ci pensa nessuno

Hera SpA grandi dividendi, ma ai costi per l’utenza non ci pensa nessuno

«È necessario che la politica apra urgentemente una discussione mettendosi dalla parte dei cittadini anziché del monopolista». Così il segretario provinciale di Azione, Stefano Casadei.

A fronte di un incremento continuo e cospicuo dei dividendi di Hera SpA la domanda più spontanea che possa sorgere è perché non si scelga mai di diminuire le tariffe ai cittadini, quelli, per capirci, che sono obbligati a pagare tariffe sempre più “salate” in assenza di autentiche risultanze oggettive sui costi dei servizi prestati, a partire dalla Tari.
In buona sostanza, è necessario che la politica apra urgentemente una discussione basata sui fatti reali, il primo dei quali non può non essere la constatazione che Hera in materia di rifiuti agisce nel Riminese in prorogatio da ben 13 anni. Sono tanti gli aspetti da valutare e le domande alle quali rispondere, ad esempio, perché ogni singola prestazione di prelievo dei rifiuti costa al cittadino mediamente un euro, dato che emerge in ragione della incidenza della Tari in 2/300 euro all’anno diviso per circa 200 prestazioni del “porta a porta” che è la modalità di raccolta più costosa.
La nostra proposta politica è quella di procedere rapidamente ad un’assegnazione attraverso bando e con tutte le garanzie normative per evitare il ripetersi di quanto la stessa Anac già nel 2017 (Delibera n.626 del 7 giugno 2017) rilevò chiaramente ovvero che, sia nel l’assegnazione gestita da Atersir e sia nella gestione dei servizi e dei relativi subaffidamenti da parte di Hera, fossero presenti innumerevoli criticità. Nella suddetta delibera si legge infatti: “Il campione risulta composto da 48 affidamenti di Hera spa e 133 affidamenti di Herambiente spa dalla cui analisi sono emerse una serie di criticità: 1. le modalità di affidamento dei contratti a terzi; 2. l’oggetto degli affidamenti – subaffidamenti; 3. i rapporti tra Hera ed Herambiente; 4. il regime di prorogatio delle convenzioni; 5. violazioni varie al codice dei contratti”.
È altresì del tutto evidente che il conferimento in blocco di servizi diversi (raccolta, spazzamento, smaltimento, ecc.) ad un unico soggetto rende pressoché impossibile un regime di vera concorrenzialità.
La nostra idea, cha ha un suo riferimento organizzativo nell’impostazione creata dalla Repubblica di San Marino in materia di servizi pubblici (tramite “Azienda Autonoma di Stato per i servizi pubblici”), è quella di un’Autorità regionale tecnica e indipendente che in funzione delle normative vigenti provveda a espletare specifiche gare per specifici servizi.
Queste considerazioni verranno portate anche all’attenzione della segreteria regionale di Azione affinché su tutta la cruciale partita delle “ex municipalizzate” si apra un approfondito confronto a livello emiliano-romagnolo e nazionale, oltreché dei diversi territori, convinti che realizzando un percorso trasparente e autenticamente concorrenziale, a guadagnarne saranno anzitutto i cittadini e le imprese economiche, perché potranno finalmente usufruire di costi più che dimezzati per l’utenza.

Stefano Casadei
Segretario Provinciale Azione Rimini

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