L'iniziativa pubblica è del Centro internazionale Giovanni Paolo II per il magistero sociale della Chiesa.
I Musei San Domenico di Forlì ospitano fino al 10 luglio la grande mostra dedicata a Maddalena, “il mistero e l’immagine” (qui) pensata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con amministrazione comunale e Musei. E’ curata da Cristina Acidini, Fernando Mazzocca, Paola Refice, mentre il riminese Antonio Paolucci è il presidente del comitato scientifico.
Vittorio Sgarbi l’ha definita «sublime». E in effetti fissare gli occhi sulle opere di Bellini, Perugino, Barocci, Masaccio, Tintoretto, Guercino, Canova, Cagnacci, fino a Chagall, De Chirico e tanti altri suddivisi in dodici sezione, che si sono misurati con la figura di Maria Maddalena, è un’esperienza particolarmente bella e coinvolgente.
Forlì ha fatto passi da gigante nel filone delle grandi esposizioni ed oggi va giustamente orgogliosa della qualità dei progetti ai quali ha dato forma e che hanno trovato un apprezzamento enorme da parte del pubblico.
Detto questo, va segnalato un “link” alla mostra, del tutto autonomo dai Musei San Domenico, che è nato a Rimini. A crearlo è stato il Centro internazionale Giovanni Paolo II per il magistero sociale della Chiesa presieduto da Marco Ferrini. Il quale ha pensato di cogliere l’opportunità dell’evento forlivese coinvolgendo una figura che nella capacità di leggere la bellezza nell’arte si è fatta conoscere ed apprezzare da una vasta platea di estimatori, sia attraverso i libri e gli articoli che ha pubblicato e sia con affollate conferenze.
Con molta semplicità è nata così l’iniziativa pubblica in programma domani sera, 9 giugno alle ore 21, al Cinema Tiberio (via S. Giuliano 16), nella quale suor Maria Gloria Riva commenterà alcuni dei capolavori presenti nella mostra di Forlì. “Guardati con gli occhi di…”, spiega l’invito. E questa donna, religiosa, monaca, che merita di essere incontrata anche solo per conoscerne la ragionevole speranza che la anima e la cultura del bello che vive e trasmette, ha più d’un motivo per poter parlare con cognizione di causa del tema. La competenza artistica, anzitutto, insieme alla familiarità con la spiritualità di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice dell’Ordine al quale suor Gloria ha fatto mettere radici nella diocesi di San Marino Montefeltro: la comunità monastica delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento.
Sia per chi abbia già avuto l’occasione di vedere la mostra di Forlì, sia per chi vorrà farlo entro il 10 luglio, lo sguardo di suor Gloria si preannuncia come intrigante e unico.
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