Il Club Nautico al voto azzera i contestatori: 19 a 0 per Santolini & C.

Il Club Nautico al voto azzera i contestatori: 19 a 0 per Santolini & C.

La lista il Club alla Città elegge tutti i 9 componenti del consiglio direttivo, oltre ai 10 suddivisi fra collegio dei sindaci revisori e quello dei probiviri. Clima arroventato in assemblea, lo scontro più aspro è stato sul bilancio, ma la "certificazione" della società di revisione ha tagliato la testa al toro. I soci hanno chiesto di voltare pagina rispetto alla insanabile spaccatura che si era venuta a creare e che rischiava di compromettere il futuro di una realtà con quasi 90 anni di storia.

Risultato clamoroso, quello di ieri, per la lista del presidente Gianfranco Santolini, che ha cancellato l’opposizione interna. Diciannove a zero. Sono stati infatti eletti tutti i candidati della lista il Club alla Città. Nemmeno uno per i contestatori del Club ai Soci, che pure hanno dato battaglia fino in fondo e in modo agguerrito.
A notte fonda il risultato che fotografa la volontà dei soci è stato questo: il nuovo consiglio direttivo è formato da Andrea Musone (153), Gianfranco Santolini (144), Marco Valcamonici (144), Giordano Pecci (142), Saverio Sabbioni (140), Roberto Venturini (139), Fabio Po (139), Bonfiglio Mariotti (138), Andrea Negri (136).
Clarissa Sorci con 144 preferenze è risultata la prima degli eletti per il collegio dei sindaci revisori, insieme a Davide Barosi (142) e Alessandro Dori (132), supplenti Stefano De Rossi (129) e Alessandro Pansica (127).
Infine il collegio dei probiviri schiera Ermete Dalprato (143), Andrea Raggini (136) e Egidio Rossi (134), supplenti Carlo Carli (131) e Antonio Bombini (130).

La lista il Club ai Soci ha totalizzato questi voti. Per il consiglio direttivo: Luigi Lazzari Agli (103), Pierpaolo Franchini (103), Marco Manfroni (101), Pietro Baronio (99), Roberto Maria Brioli (99), Paolo Briolini (97), Fabrizio Rosa (97), Alberto Costanzi (93), Enrico Montanari (93). Per il collegio dei sindaci revisori: Giacomo Vernocchi (104), Giacomo Basagni (102), Fabio Fraternali (100), Federico Spallino (98), Fabio Mangione (97). Per il collegio dei probiviri: Alfredo Aureli (104), Claudio Brolli (103), Bruno Vernocchi (102), Andrea Basagni (100), Paolo Santoro (81).

L’assemblea è iniziata alle 15,30 e l’aria si è fatta subito pesante. Quando Santolini ha presentato e ringraziato per la sua partecipazione Donatello Mellina (già presidente del Circolo Vela di Cesenatico e poi alla guida della zona Fiv dell’Emilia Romagna) che da fine ottobre è entrato nel consiglio nazionale della Federvela (Federazione Italiana Vela alla quale il Club Nautico è affiliato insieme ad altre 750 realtà circa in tutta Italia), è partita la contestazione: fuori, non è un socio. La guerra interna ha impedito di vedere nell’uomo della Federazione un garante, super partes, rispetto allo svolgimento dei lavori e alle operazioni di voto.

Molti gli interventi da una parte e dall’altra. La lista il Club ai Soci ha puntato tutto sui temi della mancanza di collegialità nella gestione Santolini, ma soprattutto su bilancio e trasparenza. Il Club alla Città ha risposto e ribattuto. Ma quando Santolini ha tirato fuori la “certificazione” al bilancio del CNR firmata da una delle principali società di revisione a livello internazionale (PricewaterhouseCoopers), i giochi si sono praticamente chiusi. Pwc, dopo avere analizzato i dati economico-patrimoniali del Club, assicura che la situazione patrimoniale e finanziaria è “robusta” e coerente con la prassi seguita in Italia per gli enti non profit del settore sportivo. La solidità finanziaria è fuori discussione.

“Hanno vinto il gioco di squadra e le ragioni che abbiamo portato, nella chiarezza e alla luce del sole”, commenta Gianfranco Santolini. “Ringrazio davvero molto i soci e chi ha lavorato per costruire il futuro del Club, che dopo il risultato di ieri chiude una brutta parentesi e torna ad essere quello che è sempre stato nella sua lunga storia. Anzi, continuerà a crescere, perché i soci si sono compattati ancora di più, determinati a rendere sempre più grande e a servizio della città il CNR. I soci hanno respinto un progetto di espropriazione che, se fosse andato a segno, avrebbe distrutto il Club Nautico”.

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