L'assemblea dei soci dell'Unione Prodotto Costa è convocata a Cesenatico per il 13 marzo prossimo e con notevole ritardo dovrà eleggere il nuovo presi
L’assemblea dei soci dell’Unione Prodotto Costa è convocata a Cesenatico per il 13 marzo prossimo e con notevole ritardo dovrà eleggere il nuovo presidente. Due mesi e mezzo saranno trascorsi da quando Andrea Corsini ha infatti lasciato, a fine dicembre scorso, la poltrona per diventare assessore regionale al turismo. Non mancano le resistenze nei confronti del sindaco che a Bellaria Igea Marina è a capo della coalizione di centrodestra. Il primo a non gradire pare sia stato il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che per la presidenza dell’Upc aveva in mente un uomo di Palazzo Garampi. Ma è dalla Regione che è stata giocata la carta Ceccarelli: un uomo comunque espressione del “sistema” turistico emiliano-romagnolo e che è considerato una garanzia dallo stesso governatore Stefano Bonaccini. La Regione dà così anche un segnale “ecumenico” e di apertura, in particolare verso il mondo delle categorie economiche che, grazie alla legge 7, da quasi vent’anni condivide i destini del turismo e benefici di notevoli sostegni anche dal punto di vista economico. C’è poi da aggiungere che con ogni probabilità non sarà un mandato pieno quello di Ceccarelli in quanto, anche qui con parecchio ritardo, la Regione ha deciso di mettere mano alla revisione della legge 7, ormai datata da diversi punti di vista, e si dà già per scontato che il modello delle quattro Unioni, costose e farraginose, andrà in soffitta. Sarà una presidenza di passaggio, quindi, quella che, a meno di colpi di scena, l’assemblea dei soci dell’Upc affiderà al sindaco di Bellaria fra una decina di giorni.
Puccio Carlini
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