L’Anfiteatro romano sta diventando una pattumiera

L’Anfiteatro romano sta diventando una pattumiera

Bottiglie, carta e plastica un po' ovunque. In attesa che se ne vada il Ceis, teniamo almeno pulito quello che c'è.

Il problema principale dell’Anfiteatro romano è noto da tempo ed è quello di essere occupato in buona parte dal Ceis, nonostante un vincolo sull’area che risale al 1913 e recita: “è proibito fare qualsiasi costruzione”. Ne abbiamo più volte scritto e continueremo a farlo. Ma ce n’è un altro, che non richiederebbe enormi sforzi per risolverlo.

L’Anfiteatro romano assomiglia sempre più ad una pattumiera. Le fotografie che pubblichiamo (gentilmente inviateci da un lettore) sono state scattate ieri e documentano sporcizia ovunque. In attesa di liberarlo definitivamente dalle strutture del Ceis, l’Anfiteatro merita da subito più attenzione e va liberato quanto prima da bottiglie, carta, plastica e ogni altra testimonianza del presente che deturpa l’antico. Quel luogo è anche visitato da numerosi turisti italiani e stranieri, un motivo in più per rimediare all’abbandono.

Questa rubrica nasce per porre l’attenzione sulle piccole e grandi brutture, gli sfregi al patrimonio ambientale, i molti edifici trascurati (talvolta totalmente abbandonati) della nostra città. Spesso si trovano in pieno centro o nella “vetrina” turistica di Rimini. Non è disfattismo, è amore per la città bella, perché solo accendendo i riflettori sulle brutture c’è la speranza che si possano sanare le “ferite” inferte sia per mano pubblica che privata. Allinearsi al ribasso, giustificare il brutto e arrendersi all’incuria e al degrado urbano, equivarrebbe ad una sconfitta. E se ha perso la città, per dirla con Niccolò Fabi, abbiamo perso un po’ tutti noi. Ci occuperemo anche del bello, di tutto quello che merita di essere segnalato. Coinvolgeremo molto volentieri quanti vorranno inviarci materiale fotografico interessante sull’argomento: redazione@riminiduepuntozero.it

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