Qualche semplice constatazione.
Per transitare nella stretta corsia che corre davanti alla stazione di Rimini, ma soprattutto per sostare anche solo due minuti, giusto il tempo per scaricare le valigie dell’amico o del familiare che deve raggiungere i binari, vengono utili anche quei pochi centimetri di terra che contornano il povero alberello, come si nota dai segni lasciate dal battistrada degli pneumatici. Da quando è stato realizzato il nuovo mirabolante arredo, che ha fatto sparire preziosi spazi peggiorando notevolmente la mobilità nell’area, è necessario sfruttare ogni centimetro per inventarsi la più semplice e normale delle operazioni di “scarico” e “carico” di un passeggero che parta o arrivi dalla stazione di Rimini. Ma ci sono orari del giorno e della sera nei quali anche queste banali operazioni risultano difficilissime, se non impossibili, rimanendo nei pressi della stazione. E così vanno ovviamente a ruba gli stalli gialli dei parcheggi riservati. Ma sono in numero più che esiguo e dunque spesso e volentieri occupati.
Non è la prima volta che ci occupiamo di questa “sistemazione peggiorativa” (qui) ma più passa il tempo e più si comprende il limite strutturale della riorganizzazione pensata e attuata, con relativa spesa. Una città come Rimini può permettersi una stazione meno raggiungibile in auto di quella di Igea Marina? O di Santarcangelo? Una Rimini che parla da anni dell’hub stazione, uno snodo fondamentale che invece di snellirsi è stato ulteriormente complicato con il “capolinea” del Metromare.
In questo periodo la situazione di cui sopra è resa ulteriormente disagevole a causa del cantiere aperto. Ma chiusi quei lavori, resterà purtroppo la pessima idea di un progetto che ha aumentato gli spazi banditi alle auto (che va benissimo laddove possibile) e ristretto al lumicino la sosta per le quattro ruote (ma anche gli stalli per le moto sono insufficienti se è vero che spesso se ne vedono sul marciapiede), rendendo un incubo anche solo accompagnare qualcuno in stazione.
Dopo che ci siamo dati uno sguardo intorno, beh, abbiamo dovuto constatare che la città di Rimini, 150mila abitanti e 4 milioni di presenze in tempi di pandemia (molto di più senza), ha una stazione ferroviaria che in termini di raggiungibilità in auto sfigura non a confronto di altri capoluoghi di provincia, ma rispetto a Igea Marina, Cattolica, Riccione, Cesenatico…
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