Negli indirizzi per la designazione dei rappresentanti del Comune presso gli enti, il sindaco ha voluto indicare anche «competenze e/o professionalità e/o esperienze tecnico-amministrative adeguate alla tipologia dell’incarico da ricoprire». Ma nel ruolo di amministratore unico della società che si occupa di strade, verde pubblico e onoranze funebri, ha chiamato una docente di lettere con esperienze in eventi quali Matrioska Labstore e Al Meni. Arriva anche la prima reazione politica, quella del consigliere comunale Loreno Marchei.
«L’assemblea dei Soci di Anthea, composta dai Comuni di Rimini, Bellaria–Igea Marina, Santarcangelo e Morciano di Romagna, ha nominato Carlotta Frenquellucci nuova Amministratrice Unica della società in house che si occupa, in regime di affidamento diretto, dei servizi di conservazione, valorizzazione e gestione del territorio e del patrimonio degli enti soci». La notizia è questa. La durata del mandato è di tre anni ma naturalmente può essere rinnovata alla scadenza, il compenso annuo è di 36mila euro.
Chi è Carlotta Frenquellucci? «Quarant’anni, laureata nel campo delle discipline umanistiche, è docente di lettere. Tra le altre cose, ha prodotto e curato la direzione artistica di numerosi eventi di successo, fra cui Matrioska Labstore e Al Meni», si legge nella nota inviata alla stampa.
Il commento dell’interessata: «Il mio approccio e il mio contributo saranno di pensiero e strategia, di relazioni e di contenuti. Data la mia formazione di tipo umanistico, affiancherò i tecnici di Anthea fornendo una visione di città che si prenda cura della sua bellezza e della sua comunità. Mi piacerebbe dare un innesto culturale all’attività di Anthea, implementando movimento, ricerca, scoperta e contemporaneità». Un innesto culturale. Notare la finezza: l’innesto ha comunque a che fare con il verde. La bellezza con tutto.
Tutto torna, dunque?
Ora, nulla di personale. Ma le competenze tecniche contano ancora qualcosa per designare il referente di un ente pubblico?
Carlotta Frenquellucci si è candidata, il suo nome figura nell’elenco (qui) di coloro che hanno dato la disponibilità a rappresentare il Comune di Rimini negli organi amministrativi e di controllo degli enti (partecipati o non partecipati) nei quali palazzo Garampi ha facoltà di nomina/designazione per il mandato amministrativo 2021-2026. Figura fra le 92 candidature giunte al Comune per andare a ricoprire ruoli in organi amministrativi e di controllo. Dal documento, online sul sito del Comune, risulta che la sua candidatura risale al 9 maggio 2022. Titolo di studio posseduto: laurea in Lettere Classiche e Laurea magistrale in Moda. Attività principale svolta alla data di presentazione della candidatura: docente di ruolo di Lettere presso istituto scolastico superiore.
Di cosa si occupa Anthea? Non risulta svolga formazione in ambito culturale umanistico. Fino a prova contraria si occupa di manutenzione strade, verde pubblico, lotta antiparassitaria e onoranze funebri.
Anthea ha un patrimonio netto che supera gli 8 milioni e 700 mila euro (bilancio 2021), un valore della produzione di quasi 25 milioni. Dà lavoro a una novantina di persone, 88 al 31 dicembre 2021: 1 dirigente, 3 quadri, 31 impiegati e 53 operai. La nomina dell’amministratore unico di Anthea spetta al sindaco di Rimini che, attraverso Rimini Holding, detiene una partecipazione pari al 99,980% del capitale sociale. Il Comune di Santarcangelo di Romagna si ferma allo 0,007% del capitale sociale, lo stesso dicasi per quelli di Bellaria e di Morciano.
L’amministrazione comunale di Rimini ha messo nero su bianco gli «indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso gli anti per il mandato amministrativo 2021-2026, attribuite al sindaco dalle vigenti disposizioni di legge».
Fra i requisiti soggettivi che dovrebbero essere posseduti dai soggetti nominati, viene elencato (qui) anche il seguente: «possedere, alla data di efficacia del decreto di nomina/designazione, competenze e/o professionalità e/o esperienze tecnico-amministrative (desumibili, in linea di massima, dai titoli di studio acquisiti e dalle precedenti attività – imprenditoriali, di docenza, di incarichi pubblici, etc. – svolte) adeguate alla tipologia dell’incarico da ricoprire, comprovate dal relativo curriculum». Nel caso specifico non è scontato rinvenire queste «competenze e/o professionalità e/o esperienze tecnico-amministrative» attinenti allo specifico di Anthea. E’ vero che fra i criteri da tenere in considerazione c’è anche quello della parità di genere, ma insomma, il curriculum conta oppure no?
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