Non 400 stalli, come aveva annunciato il Comune, ma 362. Il costo si avvicina a 13 milioni, la promessa è di metterlo in funzione nel settembre del 2024 ma sarà tutto da verificare.
Partiamo dai numeri esatti, diversi da quelli che aveva diffuso l’amministrazione comunale il 19 aprile, sul nuovo parcheggio Marvelli, «a servizio del parco del mare», che la giunta Jamil Sadegholvaad ha messo sulla rampa di lancio. Il tecnico incaricato ha elaborato e consegnato il «progetto di fattibilità tecnica ed economica denominato “Parcheggio interrato “Tripoli” in Piazza Marvelli». Sono 328 i posti auto, più ulteriori 34 realizzati al piano stradale, sul lato monte, in aderenza ai viali delle Regine, per un totale quindi di 362 posti auto. Nelle note per la stampa la giunta aveva parlato invece di «400 posti auto» (qui). Il dimensionamento viene valutato «sufficiente alla sostituzione dei parcheggi precedentemente esistenti sui lungomari e tale da permettere una corretta redditività dell’investimento». Se al costo totale di euro 12.601.304,92 si aggiungono quelli per il progetto (93.722,68), la spesa sale a 12.695.027,68.
Due i livelli interrati e questo il dettaglio dell’intervento:
realizzazione di una nuova rotatoria nella intersezione di viale Tripoli e dei viali delle Regine, dalla quale si accede al parcheggio interrato;
sistemazione della copertura del parcheggio con la realizzazione di parcheggio di superficie (lato viale monte per disabili, per auto elettriche, e per auto per sosta breve);
sistemazione della copertura del parcheggio con terreno vegetale dal parcheggio di superficie fino al lungomare, predisposto per futura sistemazione come estensione del nuovo arredo urbano (oggetto di altra progettazione);
realizzazione di locali tecnici di superficie per la installazione di cabina elettrica di trasformazione dedicata e di gruppo elettrogeno di emergenza;
realizzazione di accesso dedicato al piano primo interrato del locale pompe antincendio;
realizzazione dei corpi scala di collegamento ai piani interrati utilizzati come vie di fuga dal parcheggio;
realizzazione del primo livello interrato di parcheggio per una capacità di parcamento di 161 posti auto;
realizzazione del secondo livello interrato di parcheggio per una una capacità di parcamento di 167 posti auto.
Siamo al progetto di fattibilità tecnica ed economica, al quale dovrà seguire quello esecutivo.
E veniamo ai tempi previsti per «il completamento dell’intervento» che vengono indicati nel mese di settembre 2024. Ottimisti? Si vedrà. Nei documenti che accompagnano la delibera di giunta pubblicata sull’albo pretorio del Comune, si legge che occorrono un mese e mezzo per la progettazione definitiva, sei mesi per la gara d’appalto, uno per il contratto, un altro per la progettazione esecutiva e ancora uno per la consegna dei lavori, che verranno eseguiti in meno di due anni, esattamente diciotto mesi. Quindi il collaudo, sei mesi. Nel comunicato stampa del 23 aprile (qui) che annunciava l’approvazione da parte della giunta del progetto di fattibilità, si spiegava che «l’obiettivo – conferma l’Amministrazione comunale – è quello di procedere con la gara in tempi celeri per giungere all’affidamento dei lavori entro l’autunno 2022, per partire poi con i cantieri…». Se la tempistica è quella che si legge negli atti ufficiali, non sarà facile affidare i lavori entro l’autunno.
Interessante la giustificazione che viene data del parcheggio pubblico: il Comune di Rimini «è fortemente impegnato nello sviluppo e in percorsi di valorizzazione delle politiche della mobilità sostenibile, quale esigenza e possibilità, per persone e merci, di muoversi sul territorio nelle migliori condizioni di rispetto dell’ambiente e del contesto socio economico della Città; sta realizzando il progetto denominato “Parco del Mare” che prevede la pedonalizzazione dell’intero lungomare sud; ha inizialmente perseguito l’obiettivo di realizzare i parcheggi a servizi del Parco del Mare attraverso l’impiego di capitali privati ed il ricorso al partenariato pubblico-privato, confrontandosi con alcuni operatori pubblici e privati». Ma «l’approfondimento delle tematiche del partenariato pubblico-privato ha fatto emergere rilevanti criticità in relazione alla stagionalità degli incassi e alla complessità della gestione dell’intero sistema della sosta della fascia turistica, con insostenibile incremento del rischio di investimento, che ha fatto desistere gli operatori interessati a proseguire le attività». Cioè è avvenuto un ribaltamento totale rispetto a quanto era stato ipotizzato nel progetto iniziale del parco del mare e il Comune ha dovuto sobbarcarsi l’investimento.
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