Visto che l’intervento è stato finanziato con fondi europei programmati però dalla Regione, la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla giunta di intervenire anche per chiarire la controversa affermazione della Soprintendenza sulle mura perforate. Il caso era già approdato anche in parlamento.
Ci mancava la Regione nell’elenco degli enti tirati in ballo nel tentativo di bloccare i lavori (“prima che diventi troppi tardi”, come ha scritto ieri il prof. Mazzola nella sua dura critica a Comune e Soprintendenza) al comparto 4 del ponte di Tiberio. Ci ha pensato la capogruppo Raffaella Sensoli, M5S, con una interrogazione: “L’installazione di travi in acciaio vicino al Ponte di Tiberio rischia di provocare dei danni irreparabili a mura che hanno un grande patrimonio artistico e culturale. Per questo la Regione, anche attraverso l’IBACN, ha il dovere di intervenire. Questo scempio deve essere fermato”. Rivolgendosi alla giunta regionale, l’esponente 5 Stelle spiega che se anche le strutture potranno essere parzialmente rimosse, invece “le perforazioni nelle mura diventeranno permanenti”, con la conseguenza che “per opere di relativa fragilità, di durata realisticamente incerta e in parte amovibili, si procurano danni irreparabili, destinati a restare nel tempo e che mettono a repentaglio un patrimonio conservato per secoli”. Visto che l’intervento è stato finanziato con fondi europei programmati però dalla Regione, la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla giunta di intervenire anche per cercare di approfondire la controversa affermazione della Soprintendenza che non riterrebbe attribuibili all’età bassomedievale e rinascimentale le mura oggetto delle perforazioni: “Una tesi che andrebbe verificata attentamente anche attraverso un confronto diretto con la stessa Soprintendenza, esperti e docenti, oltre che avvalendosi dell’IBACN. In ogni caso crediamo che proprio in virtù di questi ulteriori accertamenti i finanziamenti a questo progetto debbano essere sospesi. La Regione non si renda complice di questo scempio”, conclude Raffaella Sensoli.
Nei giorni scorsi il problema è approdato in parlamento grazie alla interrogazione dell’onorevole e coordinatore regionale di Forza Italia Palmizio, sollecitata dal consigliere dello stesso partito al Comune di Rimini, Carlo Rufo Spina. “Ho interrogato il Ministro per approfondire le reali ragioni dell’utilità dell’attuazione di un simile intervento che ha ad oggetto un bene di grande rilevanza storico-architettonica che necessita, per ciò stesso, della massima tutela e salvaguardia da parte dei competenti soggetti istituzionali”. Palmizio si è detto stupito del “tardivo sopralluogo” svolto dalla Soprintendenza dopo sollecitazioni e critiche a mezzo stampa e social.
“Rimini, città a vocazione turistica per il mare e le spiagge, non dovrebbe valorizzare anche il patrimonio storico culturale? Già qualche tempo fa interrogai il Ministro sul grave stato in cui versa l’anfiteatro romano ricevendo una risposta non esaustiva, ora questo sfregio alle mura malatestiane; davvero ai riminesi importa così poco della propria storia? In attesa di una risposta valuterò cosa altro fare per evitare questo scempio”.
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