In via Leon Battista Alberti, di fianco al Tempo Malatestiano, crescono rigogliose erbacce al bordo dell’antico Seminario vescovile.
Non siamo in un ameno viottolo di campagna, e neppure a Gnassiland dove tutto – o quasi – è curato, bensì in pieno centro a Rimini e precisamente in Via Leon Battista Alberti. In quella Rimini trascurata, e per di più a fianco del Tempio Malatestiano.
E così il visitatore che si vorrà soffermare a mirare il lato sinistro del Tempio, con i suoi bei sarcofagi e le antiche finestre di quella che fu la primitiva chiesa di san Francesco, potrà pure osservare le erbe incolte che indisturbate vegetano al bordo dell’antico Seminario vescovile. Forse erbe rare per non essere mai rimosse, o forse organiche al degrado del centro di cui più volte abbiamo parlato peraltro invano; ma è più probabile la seconda. In compenso però il sindaco, in occasione di un passaggio di fronte a quel monumento, si era pubblicamente indignato nel vedere delle autovetture parcheggiate dinnanzi. Avesse fatto un giro intorno…!
La situazione di per sé potrà sembrare a qualcuno di poco conto, ma non è così. Perché mentre i soliti mantra garampiani annunciano meravigliosi cambiamenti cittadini, poi assistiamo a tali fenomeni ormai diffusi di incuria gratuita. Tanto da osservare che molti interventi, come in questo caso, sarebbero di poca spesa ma di grande risultato. Al contrario, l’abitudine consolidata è ormai quella di realizzarne di grande spesa e con pochi e discutibili risultati.
E qui ancora una volta si percepisce la mancanza di una vera idea della città, e la perdita del controllo del territorio.
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