I problemi del centro storico visti dal Comitato residenti e commercianti

I problemi del centro storico visti dal Comitato residenti e commercianti

Salvatore De Vita ha incontrato il comitato che da poco più di un anno è entrato nel dibattito cittadino sui temi che toccano nel vivo chi risiede ma anche chi gestisce una attività commerciale nel centro storico di Rimini. Ecco le questioni sul tappeto.

In seguito alla mia lettera pubblicata su Rimini 2.0 dedicata al triste censimento delle attività sfitte nel Centro storico di Rimini, sono stato contattato dal Comitato residenti e commercianti Centro storico di Rimini che ha condiviso in toto il contenuto di quell’intervento.
Ho accettato con piacere la loro richiesta di incontro, sia per conoscere il Comitato, ciò che lo motiva e gli obbiettivi che si prefigge, e sia per approfondire il punto di vista di chi vi aderisce a proposito delle molte e irrisolte problematiche di cui quell’area della città è afflitta.
Così sabato scorso è avvenuto il colloquio con una delegazione del Comitato rappresentata dal presidente Stefano Ugolini e da alcuni componenti tra i più attivi.

Il Comitato è sorto alla fine del 2017 con chiare finalità, comprende e rappresenta i residenti di quella zona. È un organo civico, apartitico, formatosi in seguito all’inasprimento delle misure già fortemente restrittive da parte dell’Amministrazione cittadina, che hanno decisamente limitato l’accesso al Centro e la sua fruibilità a chi, per residenza o per ragioni commerciali, in qualche modo ci vive.

Fra le loro richieste c’è quella dello spostamento del mercato ambulante in un’area limitrofa al Centro, ora scompigliato senza un raziocinio, che pone in crisi la viabilità e l’accessibilità alle proprietà private con i vari mezzi personali, viste le bancarelle presenti davanti agli ingressi delle abitazioni ed ai passi carrai, diritto peraltro ora tornato a pagamento. A tal proposito molti residenti per potere esercitare una loro mobilità, sono costretti a trarre fuori dalle proprietà le auto alla vigilia dei giorni di mercato, con notevole difficoltà di collocarle altrove.
E poi il “conflitto di interessi” a cui alcuni commercianti sono soggetti, dato dalla presenza di ambulanti che vendono la stessa loro categoria merceologica di fronte o nelle immediate vicinanze del proprio negozio.
Infine l’aspetto legato ai parcheggi, con la richiesta di aumentare gli stalli contrassegnati con la lettera “R”, contro la tendenza alla loro diminuzione a vantaggio della formula onerosa.

Per quanto invece attiene il commercio, sarebbe opportuna una vera politica di rilancio del Centro, non fatta di vacui annunci e di improbabili tentativi, ma di fatti concreti. Magari pensando a incentivazioni legate alla riduzione della pressione fiscale locale, specie per quelle attività storiche che rischiano di scomparire. Oltre a favorire il raggiungimento del Centro con tariffe più economiche comprensive di servizio di trasporto dai parcheggi marginali per mezzo di minibus di limitato o nullo impatto ecologico, funzionanti anche in ore notturne data la situazione non proprio felice che il Centro vive in materia di sicurezza. Semplici richieste quindi, nel pieno diritto di poter avere una normale vivibilità.

Di questo il Comitato ha cercato di interloquire con l’Amministrazione cittadina, lamentando non solo che certe scelte vengano attuate senza mai consultare i diretti interessati, ma anche il sistematico diniego e la chiusura ad ogni proposta; e ciò nonostante che le istanze vengano supportate da un consistente numero di adesioni raccolte.
Il Comitato, inoltre, al fine di rendere un contributo alla vivacizzazione del Centro, promuove iniziative culturali di cui l’attuale in corso s’intitola “Arte nei Bar”. Consiste nell’esposizione in diversi importanti storici bar cittadini, di opere pittoriche di artisti locali che in questo modo ottengono anche la loro meritata visibilità.

Il quadro che emerge, quindi, è quello di un’Amministrazione che ha fatto della preclusione al dialogo ed al confronto una tipicità operativa; a cui ha contribuito pure la soppressione dell’Istituzione dei Consigli di Quartiere, che rappresentavano comunque un momento di discussione. E tale chiusura al dialogo proviene da una compagine politica che faceva di quella peculiarità costituiva un vanto e un elemento di democrazia con cui si voleva distinguere dagli altri partiti politici.

Affiora infine un altro aspetto contraddittorio: mentre da una parte l’Amministrazione cittadina proclama continue grandi operazioni e iniziative per il rilancio del Centro, dando a volte l’impressione di “tirare a indovinare”, con risultati fallimentari mancando poi sistematicamente di riscontri positivi, dall’altra amplia la Ztl, elimina i parcheggi o non li agevola affatto, e non coglie preziosi suggerimenti in tal senso, opponendone il rifiuto. Quasi un piano per disincentivare la residenza ed il commercio, senza rendersi conto della conseguente consegna di quell’area al degrado più totale peraltro già in avanzato stato. E con il probabile risultato di un’inevitabile crollo dei valori immobiliari in genere, già reale in aree in cui il frastuono notturno e le sue tristi conseguenze sono ormai la regola. E leggendo accuratamente i fatti come si svolgono, pare che sia questo il vero progetto.
Scelte politiche incomprensibili per la logica, ma che evidentemente solo una certa politica che le attua capisce. Ma come è noto, purtroppo, le due cose spesso non sono sussidiarie tra loro.

Per coloro che fossero interessati a rimanere aggiornati sulle iniziative del Comitato questi sono i riferimenti:
SMS o WhatsApp: 327.6503288
Mail: comitatocentrostoricorimini@gmail.com

Fotografia: Rimini, piazza Tre Martiri, photo Emilio Salvatori: dati da Photo Emilia Romagna

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