Ci scrive il direttore di Atersir: l’ambito riminese ha un ruolo decisivo nella scelta del servizio di gestione dei rifiuti

Ci scrive il direttore di Atersir: l’ambito riminese ha un ruolo decisivo nella scelta del servizio di gestione dei rifiuti

Tre le opzioni in campo per il servizio di gestione dei rifiuti in regime di prorogatio dal 2011: in house, società mista pubblico-privata e gara europea. Il Consiglio locale di Atersir, coordinato da Stefano Giannini, ha in mano i documenti per compiere la scelta dal luglio del 2016 e dal novembre del 2017. Entro l'estate la prima decisione. Nel 2019 potrà essere operativa la nuova gestione, nel caso si dovesse puntare sulla soluzione della società pubblica, oppure sarà indetta la gara aperta alle aziende operanti sul mercato nazionale ed europeo.

Servizio di gestione dei rifiuti ancora senza gara a Rimini. Ce ne siamo occupati il 14 marzo, anche a seguito del dibattito che si è svolto in consiglio comunale. Il 15 marzo sono trascorsi sette anni dalla scadenza della convenzione con Hera. In quel consiglio comunale l’assessore Brasini disse che “se la stazione appaltante è in ritardo sulle gare, non c’entrano il Comune ed Hera, l’autorità è Atersir” e fece anche notare che si tratta comunque di gare europee molto complesse.

Sul tema interviene adesso il direttore di Atersir, Vito Belladonna, che ci ha inviato la nota che pubblichiamo integralmente qui sotto. Dal suo intervento emerge, fra gli altri, un punto importante: non è poi troppo vero che l’ambito locale non c’entri nulla con le decisioni che bisogna assumere e coi tempi di tali decisioni. Esistono i “consigli locali” di Atersir ed anche Rimini ha il suo. Svolge funzioni di indirizzo politico, è formato da tutti i Comuni della provincia di Rimini ed anche dall’ente Provincia. Nel nostro caso è presieduto, anzi il termine giusto è quello di coordinato, da Stefano Giannini, sindaco di Misano Adriatico ma anche figura politica non secondaria, in quanto è segretario provinciale del Pd, partito che esprime ancora diversi sindaci, a partire da quello del capoluogo Andrea Gnassi.
A norma di legge è il Consiglio locale, ed evidentemente Rimini non fa eccezione, che formula una proposta sulla modalità di affidamento del servizio, ed è il Consiglio d’ambito di ATERSIR il soggetto competente alla decisione, che delibera sulla base della proposta.

Spiega il direttore che la scelta compiuta da Atersir in accordo con l’ambito locale, è stata quella di dare priorità all’affidamento del Servizio idrico integrato. Per quanto riguarda i rifiuti ci troviamo invece nella fase della scelta sulle modalità di gestione e alla approvazione del Piano d’Ambito, che è stato presentato nel Consiglio locale quasi due anni fa. Inoltre, dal novembre dello scorso anno, i Comuni (e quindi anche l’assessore Brasini) hanno in mano un “report” che mette a confronto le tre diverse opzioni in campo: in house, società mista pubblico-privata e gara europea. Fornisce elementi di approfondimento al fine di compiere, a ragion veduta, la scelta fra le diverse modalità di affidamento previste dalle norme europee e nazionali. Pare lo stiano studiando bene perché sono già trascorsi più di quattro mesi e una decisione dovrebbero assumerla entro il prossimo luglio, assicura il direttore di Atersir. E’ già un punto fermo. Quella che segue è la nota che ci ha inviato il direttore di Atersir, che ringraziamo. (claudio monti)

“Per quanto riguarda il servizio gestione dei rifiuti ATERSIR, oltre ad aver garantito la regolazione e la definizione dei Piani economico finanziari e le tariffe per gli anni dal 2012 al 2018, ha sin qui affidato la gestione secondo le modalità della società mista pubblico-privata per un bacino territoriale fra le province di Bologna e Modena, secondo il modello in house per un bacino di 13 comuni comprensivo della città di Forlì, e per un bacino nella provincia di Ferrara; sono inoltre in corso le complesse procedure di gara europea per i territori provinciali di Parma e Piacenza e per il bacino sovraprovinciale di Ravenna/Cesena. Queste ultime riguardano affidamenti di servizio del valore variabile fra 500 milioni di euro e 1,2 miliardi di euro di euro. Per qualunque ente non sarebbe possibile gestire contemporaneamente decine di procedure di questo livello su tutta la regione, e questo vale in particolare per la nostra Agenzia, con le sue attuali dimensioni e con tutte le funzioni che in questi anni ha dovuto svolgere in aggiunta rispetto a quelle inizialmente previste.

In questo quadro, per l’ambito territoriale della Provincia di Rimini l’Agenzia ha deciso, in accordo col rappresentante in ATERSIR dei sindaci riminesi, di concentrarsi dapprima sull’affidamento del Servizio Idrico Integrato, ritenuto prioritario per la mole di investimenti in corso, necessari per la riqualificazione del sistema ambientale, territoriale ed economico locale.
Per quanto riguarda la gestione rifiuti i passaggi necessari all’affidamento in concessione del servizio prevedono, in questa fase, la scelta della modalità di gestione e l’approvazione del Piano d’Ambito, documento di pianificazione territoriale che specifica obiettivi, standard di prestazione e scenari demografici ed economici.

Il Piano d’Ambito è stato presentato al Consiglio locale nella seduta del 15 luglio 2016 e ridiscusso nella seduta dell’8 novembre 2017, occasione durante la quale è stata consegnata ai Comuni anche un’analisi giuridica ed economico-patrimoniale di confronto fra le diverse modalità di affidamento previste dalle norme europee e nazionali – la forma dell’in house, la società mista pubblico-privata e la gara europea aperta al mercato – richiesta dai sindaci riminesi e sviluppata con la collaborazione del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara.
Tutta la documentazione presentata si trova ora nelle mani degli Amministratori per osservazioni e valutazioni.

Entro luglio 2018, in accordo con il Coordinatore locale Giannini, si andrà all’approvazione di entrambi i documenti, utilizzando questo ulteriore tempo per approfondimenti sui sistemi di raccolta che gli amministratori stanno richiedendo alla struttura tecnica; passaggi indispensabili visto che con questi documenti si va a definire quello che sarà il servizio rifiuti nel territorio provinciale per almeno una decina d’anni. I successivi passaggi saranno completati nel 2019, anno in cui sarà operativa la nuova gestione, nel caso si scegliesse la soluzione di una società pubblica, oppure sarà indetta la gara aperta alle aziende operanti sul mercato nazionale ed europeo”.

Vito Belladonna
 Direttore ATERSIR

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