Destinazione Turistica Romagna muove i primi passi e divora 600 mila euro

Destinazione Turistica Romagna muove i primi passi e divora 600 mila euro

L'ingente spesa riguarda l'avvio della struttura e la promozione del Capodanno.

Dovrebbe essere pienamente operativa dal primo gennaio 2018. Ma intanto ottiene 285 mila euro per la promozione del Capodanno 2017. Ancora i documenti ufficiali non spiegano con quale personale e sedi concretizzerà il proprio impegno il nuovo ente. Che però comincia a drenare risorse e sembra di trovarsi all'anno zero del turismo romagnolo: in programma 40 mila euro per studiare il movimento dei vacanzieri che arrivano sui nostri lidi, 50 mila euro per la "banca delle immagini" e tanto altro.

“Destinazione Italia” è salita sul treno il 17 ottobre, per l’esattezza un intercity affittato da Trenitalia. Perché quando si avvicinano le elezioni la politica mette il turbo. Sul convoglio c’è Matteo Renzi che punta a “recuperare il dialogo con l’Italia profonda”. Destinazione Romagna invece, la nuova creatura turistica figlia della legge regionale (numero 4 del 2016) si muove sul cammello. Eppure anche lei ha bisogno di recuperare parecchio in fatto di vacanzieri e presenze.

Destinazione turistica Romagna è stata approvata dalla giunta regionale lo scorso febbraio, a marzo è stato incoronato il presidente, Andrea Gnassi, e nominati anche i 14 membri del consiglio d’amministrazione. Poi, dall’esterno, è sembrato di assistere al letargo. Ma ai primi di agosto sono arrivati i soldi. La Regione ha stanziato un budget di 600 mila euro, una prima trasfusione di sangue per la Destinazione turistica Romagna. Ora comincia a circolare anche qualche atto amministrativo e qualche abbozzo di documento che si pone il problema di organizzarla operativamente questa giovane creatura, sulla quale si concentrano molte aspettative.

Porta la data del 6 ottobre il decreto del presidente della Provincia di Rimini (che guida anche la Destinazione Romagna) che mette in fila gli obiettivi del 2017 e gli impegni per avviare concretamente (“sotto il profilo tecnico, contabile e amministrativo, che in progetti di analisi, ricerca e sviluppo, propedeutici e di supporto alle azioni innovative contenute nelle “Linee strategiche” per il 2018”) l’organismo dedicato alla promo-commercializzazione.

Ma andiamo per ordine. Secondo il decreto a firma Andrea Gnassi, Destinazione Romagna dovrà essere in “piena operatività a far data dal 1° gennaio 2018”. A tirare le fila di tutto, in accordo con le Province di Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna, sarà l’ente di corso d’Augusto.
L’avvio operativo della Destinazione turistica Romagna, significa molte cose: c’è da mettere in piedi la struttura, organizzarla dal punto di vista amministrativo, eccetera eccetera (vedi sopra), impostare i primi progetti poliennali ed altro. Per tutto questo cantiere viene quantificato un costo complessivo di 300 mila euro. In questi primi atti pubblici non viene detta una parola sul personale che dovrà far camminare la Destinazione, né sull’eventuale direttore (in passato era circolato il nome di Carlo Casadei, attuale responsabile del servizio turismo della Provincia di Rimini), mentre si parla di “sedi operative” al plurale. Si precisa anche che “le attività si concretizzeranno in incarichi vari compresa la ragioneria per il nuovo ente”.

Poi ci sono altri 300 mila euro per progetti di marketing e sostegno alla promo-commercializzazione, che vedono queste tre voci: comunicazione e promozione degli eventi di Natale e Capodanno della Destinazione, incontri con il turismo organizzato, partecipazione a fiere nazionali e internazionali e workshop. Il battesimo di fuoco sarà dunque il prossimo Capodanno, gestito in accordo con Apt Servizi, ma non è dato sapere se con una “macchina” ancora in rodaggio il grosso dell’impegno ricadrà sulle spalle di quest’ultima perché, come abbiamo più sopra chiarito, Destinazione Romagna ancora, di fatto, non ha le chiavi da girare nella toppa.

Vediamo più nel dettaglio con le relative voci di costo (“budget ipotizzato”). 25 mila euro per l’avvio amministrativo, tecnico e contabile della Destinazione, altri 25 mila per il “tourist data project”, una sorta di raccolta dati per “una conoscenza approfondita delle caratteristiche dei turisti” della Destinazione. Caratteristiche dei turisti? Mah! Quindi 40 mila euro per un’altra ricerca, stavolta per mettere a fuoco i turismi catalizzati da esperienze quali “Airbnb, HomeToGo, le case vacanza, i B&B, gli appartamenti e tutte quelle formule generate da nuovi bisogni, nuovi stili di vita e consumo”. Ulteriori 40 mila euro per studiare il movimento turistico della Romagna (non è ancora noto?)… attenti bene: “Lettura del movimento turistico all’interno del concetto di area/destinazione Romagna, avendo l’obiettivo di omogeneizzare le informazioni”. Omogeneizziamo. 30 mila euro per delineare la “nuova Brand Identity della Destinazione da condursi su internet (tipologia analisi semantica) finalizzata alla identificazione nel pubblico delle immagini della Destinazione e che ne fanno identità e richiesta”. Chiaro? Boh!
Mettere insieme la banca delle immagini della Destinazione costerà 50 mila euro e qui si parla della “acquisizione di servizi fotografici e video attraverso cui realizzare un nuovo archivio immagini della Destinazione turistica, strumento prioritario e imprescindibile per promozione, comunicazione, promo-commercializzazione della Destinazione”. Nel 2017 la banca immagini incamererà i cosiddetti “point of interest” territoriali: località, arte e cultura, ambiente e natura, più “tematiche ed eventi attinenti alla stagione winter”. Nel 2018 “si procederà a completare la banca immagini realizzando soprattutto servizi tematici e sui prodotti, mirati a rappresentare i fil rouge identitari”. Apt e Unione non hanno già materiale in abbondanza? Non badiamo a spese. E che spese.
Ancora 50 mila euro per “ripensare il tradizionale sistema di uffici IAT e UIT”, per finire con la piattaforma digitale, 40 mila euro: “Questo progetto è necessario a definire il sito web e il sistema di comunicazione digitale di cui la Destinazione dovrà fornirsi sia come concept che come piattaforma digitale. Lo studio identificherà anche le linee guida, il capitolato tecnico e il buget necessario per la realizzazione del nuovo portale turistico di Destinazione che sarà realizzato nel 2018, con i fondi da prevedersi nel relativo bilancio”.

Qui però bisogna ricordare che il 3 luglio scorso Apt ha promosso un bando: “Avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse per la partecipazione alla procedura, attraverso il mercato elettronico di MEPA (www.acquistinretepa.it), per l’Affidamento del servizio di gestione del portale di promozione e comunicazione turistica www.adriacoast.com”. Il verbale di gara (che porta la data del 28 luglio) spiega che è pervenuta una sola offerta, quella di Gesturist Cesenatico, che si è aggiudicato il servizio per 51 mila euro (il valore dell’appalto era di 51.967 euro).
Ci aveva colpito, fra le altre cose, la fretta: a luglio Apt chiedeva all’aggiudicatario “di essere in grado di iniziare immediatamente l’esecuzione del servizio”. All’inizio di agosto il Comune di Cesenatico ha chiesto la restituzione delle chiavi della sede del palazzo del Turismo, di sua proprietà (l’aveva a suo tempo concessa in comodato gratuito), alla Unione Prodotto Costa che ha chiuso i battenti – ultima Unione superstite, perché le altre tre avevano terminato la loro corsa col 31 dicembre 2016 – a seguito della assemblea dei soci che si è tenuta il 14 luglio, e il personale dell’Unione (in quota a Gesturist) ha lasciato quegli uffici per trasferirsi presso i locali dell’Associazione albergatori, sempre a Cesenatico. Ora si apprende che quel portale sarà soppiantato, e un altro nascerà, con ulteriori spese.

I primi 300 mila euro abbiamo visto come prendono il volo. E gli altri 300 mila? Per comunicare sui media le opportunità e gli eventi legati alle festività di Natale e Capodanno 2017, la Destinazione avrà a disposizione 285 mila euro. Leggiamo dal documento allegato al decreto del presidente Gnassi: “E’ il primo grande evento della Destinazione Romagna. L’azione è da svolgere in accordo con APT Servizi e sarà finalizzata a comunicare le opportunità e gli eventi legati alle festività di Natale e Capodanno 2017, attraverso una articolata azione mirata che spazia su diverse tipologie di media, come ad esempio inserzioni su giornali e slot promotional radio”. Zero euri, invece, per gli incontri col turismo organizzato, per far conoscere e apprezzare l’offerta turistica romagnola. Per finire 15 mila euro per il capitolo fiere nazionali, internazionali e workshop: “L’obiettivo dell’azione è promuovere il territorio della Destinazione presso i principali mercati storici ed emergenti nell’autunno/inverno 2017 in collaborazione con APT Servizi presso le fiere TTG, WTM, NY e Cina”. Bon voyage DTR. E siate parchi (nel senso di parcere: risparmiate, moderatevi nel maneggiare i nostri soldi).

Intanto la Destinazione ha appena pubblicato il bando per la ricerca di “soggetti terzi privati interessati a partecipare al programma di promo-commercializzazione 2018 della Destinazione Turistica Romagna. Tale partecipazione sarà comunicata alla Regione Emilia Romagna al fine di permettere la partecipazione del soggetto al bando per i contributi per la realizzazione di progetti di promo-commercializzazione turistica realizzati da imprese anche in forma associata. Saranno prese in considerazioni manifestazioni di interesse per somme pari a euro 500 da versarsi entro e non oltre il 15 febbraio 2018, secondo le modalità che saranno successivamente comunicate”. Scadenza il 30 ottobre.

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