Dove abiti? Nel Rione Effetti Collaterali

Dove abiti? Nel Rione Effetti Collaterali

Non c'è che dire: sui problemi di via Ducale rispetto all'eredità raccolta, Jamil Sadegholvaad sta riuscendo a peggiorarla. Le incredibili dichiarazioni fatte in consiglio comunale e il punto di vista del Comitato dei residenti, che ora cerca di coinvolgere anche i vertici della Regione.

L’ultima puntata, solo per ora ovviamente, sulla “tangenziale di via Ducale” è stata scritta nell’ultimo consiglio comunale, quello del 4 agosto. E dopo averci riflettuto qualche giorno, oggi i residenti diffondono un altro comunicato stampa per denunciare una situazione assurda, anche dal punto di vista delle giustificazioni.
Dunque, in consiglio comunale Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia) ha interrogato sul problema, vecchio e ingessato. Ha fatto fra l’altro notare che il varco che l’amministrazione comunale ha piazzato in quel punto non è nemmeno video-controllato mentre avrebbe dovuto esserlo dallo scorso marzo, che altri varchi del centro storico vengono trattati molto diversamente rispetto a quello del Rione Clodio, che invece vede un divieto di transito dalle ore 20 alle 7,30, e poi ha chiesto che fine abbia fatto il progetto di attraversamento alternativo al ponte di Tiberio, come e se la giunta intenda dare o meno seguito alle indicazioni arrivate da Arpae ed ha proposto di ampliare almeno ad un certo numero di ore anche durante il giorno la Ztl. Dei rilievi di Arpae ci siamo occupati in maniera abbastanza approfondita il 7 luglio (qui).
Le risposte verbali che Renzi ha ottenuto dall’assessora Frisoni e dal sindaco sono sembrate divagazioni sul tema più che puntuali discorsi nel merito.
Anzitutto, niente di niente sulla questione basilare, ovvero quale sia al momento lo stato della progettazione del ponte alternativo.
Quasi niente su come l’amministrazione intenda comportarsi davanti alle conclusioni della relazione di Arpae («sono all’esame dell’amministrazione», ha detto l’assessora, ma il documento dell’Agenzia regionale è arrivato in Comune da circa otto mesi) alla quale però Roberta Frisoni ha tirato le orecchie (segno che i rapporti non sono eccellenti, come dimostra anche la vicenda divieti di balneazione) perché «è un po’ singolare che Arpae proponga le soluzioni, che è un compito dell’amministrazione». Sarebbe compito, diciamo così, ma sono trascorsi gli anni senza che sia stata individuata una soluzione in grado di tutelare la salute dei residenti.
Si arriverà ad una riduzione del traffico in via Ducale, promettono gli amministratori comunali. Sì, ma quando? Intanto, parola di assessora e sindaco, il display sta funzionando, «è molto disincentivante», e ci sono i vigili «che spesso vanno e fanno multe».
Ma la più bella è stata la versione del sindaco. Il quale ha candidamente ammesso che «è fuori dubbio che i residenti di via Ducale abbiano avuto un peggioramento della qualità della vita con il passaggio di auto che fino ad un paio di anni fa non transitavano su quella strada». Non male, neppure come assist in vista di una eventuale azione legale che il Comitato sembra di capire stia elaborando. Vediamo gli altri capisaldi del suo ragionamento: non è vero che in passato fosse meglio di oggi perché il traffico penalizzava altri residenti del centro storico. Come se potesse essere considerata una scusante non avere mai indovinato una viabilità adeguata al centro storico.
«Non siamo contenti di questo, lo saremo quando si riuscirà a togliere il traffico persino da via Ducale», ha aggiunto il sindaco (notare persino). Per concludere che «oggi il display con scritto varco attivo è molto disincentivante, quando tra non molto ci sarà il varco elettronico attivo io sono convinto che nelle ore serali e notturne i residenti avranno una tranquillità molto molto importante dal punto di vista dell’inquinamento acustico e credo che se lo meritino, perché nelle ore diurne il disagio ce l’hanno ma è altrettanto vero che il traffico da qualche parte deve transitare e nel momento in cui è stata fatta la scelta di pedonalizzare piazza Malatesta questo è stato un effetto collaterale del quale mi spiace per i residenti di via Ducale ma il transito per i riminesi lo dobbiamo garantire». E qui siamo alla logica hegeliana allo stato puro. Quindi, al momento, nonostante fosse stato promesso per marzo, il varco elettronico è “farlocco”, e l’obiettivo supremo di creare il circo felliniano in piazza Malatesta giustificherebbe la crocifissione dei residenti del Rione Clodio, che così assurgono al ruolo di cittadini di serie… nemmeno B, C, D, ma “effetti collaterali”. Può un sindaco limitarsi a rispondere «mi spiace» davanti a scelte compiute dalla sua stessa amministrazione comunale e che sono state certificate nei loro effetti potenzialmente incidenti sulla salute dei residenti, da un ente terzo?
Il Comitato prende posizione su questo pasticcio con la lettera che pubblichiamo, inviata al sindaco, alla giunta, ai consiglieri comunali, alla presidente dell’assemblea regionale Emma Petitti, alla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein, e all’assessora all’ambiente Irene Priolo. Qualcuno batterà un colpo?
«Per Sadegholvaad siamo un effetto collaterale, dimentica però che è in gioco la nostra salute», scrivono. Ecco di seguito il testo integrale.

«Alcune considerazioni per rispondere agli interventi del Sindaco e dell’Assessora Frisoni nel consiglio comunale del 4/08/2022 su via Ducale.
Per “onestà intellettuale” signor Sindaco il suo esempio su via Giovanni XXIII non risponde al vero e denota che lei, nel suo ruolo, valuta le cose con superficialità. Infatti, dimentica che fino a due anni fa per i flussi mare/monte si utilizzava anche il ponte di Tiberio che era aperto, per cui via Giovanni XXIII non è mai stata molto trafficata come sono ora via Bastioni Settentrionali e via Ducale.
Tuttavia, il suo paragone con via Ducale è comunque infelice, in pratica è come sostenere che siccome fino agli anni 70 il traffico dal Ponte di Tiberio all’Arco d’Augusto transitiva su Corso d’Augusto, oggi è giustificato passare in via Ducale, è francamente una curiosa teoria. Allora il Comune cosa ha adottato a fare il Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) che prevede l’allontanamento del traffico di attraversamento dal centro storico, lo citate continuamente per la transizione ecologica, ma solo per facciata, in fondo, diciamolo, lei non è un ambientalista, usa il Pums “à la carte” secondo la bisogna.
Poi Sindaco quando abbiamo avuto il piacere di incontrarla per l’ultima volta il 14/05/2021 ci annunciò che da luglio 2021 si sarebbe avviato il senso unico su via Circonvallazione Occidentale, era solo uno scherzo, poiché un mese dopo si è rimangiato tutto. Quante contraddizioni nel suo operato!
Abbiamo poi dovuto apprezzare la sua spregiudicatezza nei nostri confronti, l’ha confermato direttamente, ci considera un “effetto collaterale” per lei sopportabile. Purtroppo, il traffico intenso di attraversamento in una via inadatta, provoca danni alla salute delle persone che emergono dopo qualche anno, dovrebbe saperlo. Ma a lei interessa solo fluidificare il traffico costi quello che costi.
Come mai Sindaco dal maggio 2021 non ci ha più voluto ricevere, non si sente preparato per un confronto con noi. Le assicuriamo che siamo persone civili, l’abbiamo sempre dimostrato nonostante tutto. In ogni caso il Rione Clodio non può rischiare danni alla salute per scelte sbagliate in materia urbanistica dell’Amministrazione Comunale, anche perché soluzioni alternative ci sono ma lei non ne vuole discutere.
All’Assessora Frisoni, ricordiamo come prima cosa che ci diceva “impensabile il transito su via Ducale se non per un breve periodo”. Nel Consiglio di giovedì sera, dopo aver ripetuto per l’ennesima volta la lista dei progetti in campo, ci ha praticamente confermato che in questi ultimi tre anni ci ha preso solo in giro e che il senso unico mare/monte su via Circonvallazione Occidentale e il fila a destra erano solo espedienti per prendere tempo per abituarci alla viabilità attuale, oggi diventata permanente. Per “onestà intellettuale” e trasparenza che dovrebbe contraddistinguere il suo operato di amministratrice pubblica, c’è lo poteva dire subito, così l’azione legale la iniziavano due anni fa.
Poi non ha risposto sul perché il Comune ci ha tenuto nascosta la relazione di Arpae sull’inquinamento acustico e anzi ha anche bacchettato l’Ente (terzo) che si è permesso di formulare una proposta ragionevole per diminuire il rumore visti i superamenti dei limiti che hanno registrato. Arpae in questo caso opera come una sorta di CTU ed è doveroso, viste le loro competenze in materia, proporre delle soluzioni a tutela dei cittadini.
Sulla ZTL notturna abbiamo centinaia di foto e filmati a disposizione che mostrano il mancato rispetto del varco “farlocco” a differenza di quello che dice lei, che ha minimizzato il fenomeno. Le precisiamo infine che il 90-95% del traffico di attraversamento del Rione Clodio avviene durante il giorno, per cui la riduzione della metà indicata da Arpae, deve necessariamente portare a una estensione Ztl anche durante il giorno.
Noi residenti nel confrontarci per la prima volta con un ente pubblico pensavamo, con fiducia, di avere a che fare con persone che operano per il bene comune e che quello che dicono poi mantengono. Invece oggi abbiamo la sensazione che l’etica, la responsabilità sociale, la trasparenza non sono comportamenti che ispirano tutte le Amministrazioni Pubbliche».

Fotografia: nel nostro fotomontaggio, che ha cambiato il contenuto della “cartellonista” (in origine “RIMINI”) di una immagine utilizzata in campagna elettorale e che indicava una sorta di passaggio dell’eredità politico-amministrativa fra Gnassi e Sadegholvaad, la mutazione da Rione Clodio a Rione Effetti collaterali. Perché le eredità si sa come cominciano ma mai come finiscono. 

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