Ha percorso tutta la storia della falce e martello, dal Pci, Pds, Ds, fino al gracile rametto d'ulivo reciso del Pd. E' ancora in sella, nel difficile tentativo di accreditarsi come "civico" alle elezioni per il presidente della Provincia che si tengono oggi. Fra i suoi cimeli, uno (che abbiamo rinvenuto fra gli antiquari) ha per titolo "metropolitana di costa". E cade proprio a fagiolo.
“E’ nato a Gemmano il 22 aprile 1957. Dal 1961 residente a Riccione. Dopo il conseguimento della Licenza di scuola Media ha fatto esperienze lavorative come operaio, per poi, dall’età di 18 anni, riprendere un percorso formativo nel campo amministrativo della pubblica amministrazione, fino ad acquisire la qualifica, con concorso, di Istruttore Contabile Amministrativo, dipendente del Comune di Riccione. Per un periodo, 1981/1991, ha svolto attività sindacale, prima aziendale e poi territoriale, con il distacco dal posto di lavoro, e la responsabilità dei dipendenti degli Enti Locali nella provincia di Rimini e, quindi, Segretario della Camera del Lavoro di Riccione dal 1989 al 1991. Successivamente, lasciato il sindacato e tornato sul posto di lavoro ha continuato a svolgere la professione di Istruttore contabile amministrativo in diversi servizi del Comune di Riccione. Nel 1991 ha anche assunto la responsabilità di dirigente politico a Riccione come segretario comunale del Pds. Dal 2001 al 2008 ha ricoperto la responsabilità di Segretario provinciale dei Democratici di Sinistra. Nel 2005 è stato eletto in Consiglio provinciale dove fino al 2007 ha svolto il compito di capogruppo. Nel 2008 è stato nominato Assessore provinciale con deleghe ai Lavori Pubblici, Bilancio, Patrimonio e partecipate, Protezione Civile, incarico ricoperto fino alla fine della legislatura. Dal 2009 ha svolto la sua attività professionale nell’ambito dello staff del Sindaco di Riccione, ed inoltre ha assunto la Responsabilità tecnica del Servizio comunale di Protezione Civile di Riccione, attività che continua a svolgere tuttora. Dal maggio 2013 è stato eletto Sindaco del Comune di Gemmano subentrando al Commissario prefettizio”.
Avete 5 secondi per indovinare di chi è questo curriculum (ufficiale, si trova sul sito del Comune di cui è sindaco). Uno, due, tre, quattro e cinque. Indovinato? E’ di Riziero Santi. Colui che di recente ha detto: “Sono convinto della necessità del civismo politico piuttosto che della militanza politica”. Lui che ha percorso tutta la storia del partitone (un tempo), gemmato dalla Internazionale Comunista e approdato a Maurizio Martina, ora in attesa di congresso: Pci, Pds, Ds, Pd.
Nei primi anni 90 è dirigente politico a Riccione: segretario comunale del Pds, carica che mantiene per un po’ di anni. Sarà stato lui segretario quando nel 1997 il Pds di Riccione sfornò il volantino che pubblichiamo qui sotto? Titolo: METROPOLITANA DI COSTA.
“Cari cittadini e care cittadine, in questi giorni è in corso una raccolta di firme, ad opera di un comitato che si oppone alla realizzazione di un efficiente e moderno servizio di trasporto pubblico che dovrebbe collegare fra loro i comuni della costa romagnola”.
Talmente efficiente e moderno che non è ancora entrato in funzione e, raccontano le cronache di oggi, 31 ottobre 2018, c’è il “concreto rischio di veder deperire uno dei maggiori investimenti del territorio”, che per adesso slitta il varo previsto e lungo il tracciato farà correre anche i vecchi filobus perché i nuovi non sono ancora pronti.
Diceva il volantino del Pds riccio(Santi)nese, opponendosi al referendum popolare, che il Pds ha lavorato perché l’opera “non crei problemi d’impatto”. Proprio così sono andate le cose. Impatto zero. La muraglia cinese non esiste. Le abitazioni dei residenti non sono state sventrate e demolite illecitamente, come hanno stabilito il Tar e il Consiglio di stato.
Il democratico Santi e tutto il cucuzzaro della sinistra riccionese negarono il referendum, così come fu negato a Rimini quello chiesto dal Comitato Rimini Città Unita. Ecco, Riziero Santi, questo Riziero Santi Pci-Pds-Ds-Pd, è candidato alla carica di presidente della Provincia. Anno Domini 2018. Gli amministratori pubblici della provincia votano oggi. Il Pd ha scelto il ritorno al passato.
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