Trc fino all’alto Ferrarese? No, grazie. Sensoli: “Non può essere il modello da seguire”

Trc fino all’alto Ferrarese? No, grazie. Sensoli: “Non può essere il modello da seguire”

E' il collegamento ferroviario che va potenziato, anche alla luce delle recenti sentenze del TAR riguardo agli espropri irregolari che si sono portati a termine per la realizzazione dell’inutile TRC, dice la consigliera regionale del movimento 5 stelle.

“Utilizzare il modello del Trc come base per realizzare una metro leggera da Cattolica fino all’Alto Ferrarese sarebbe uno sbaglio colossale. Se per davvero la Regione vuole investire su questa tratta è il collegamento ferroviario che va potenziato anche alla luce delle recenti sentenze del TAR riguardo agli espropri irregolari che si sono portati a termine per la realizzazione dell’inutile TRC”. Così Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato una interrogazione alla Giunta. Gli espropri sono quelli di cui ha dato notizia Riminiduepuntozero e, ad oggi, Agenzia Mobilità non ha battuto ciglio, anche se la sentenza lascia il segno e porta con sé anche richieste di risarcimento.

Nei giorni scorsi il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha annunciato uno studio di fattibilità per la realizzazione di una metropolitana leggera da Cattolica fino all’Alto Ferrarese. L’impatto per alcuni versi è stato disastroso sulle abitazioni presenti sul tracciato, da Rimini a Riccione. Si vuole replicarlo su un territorio molto più vasto, prima ancora di poter verificare l’utilità del Trc?

“La realtà oggi è fatta, per limitarci al collegamento Ravenna-Rimini-Cattolica, di una linea ferroviaria a binario unico, che raccoglie traffico merci e traffico passeggeri, senza collegamenti passeggeri notturni o semplicemente successivi alle ore 22, alla quale è affiancata la corsia di un filobus a senso unico alternato che sta costando più di 100 milioni di euro per soli 9,8 km di tracciato dalla Stazione Ferroviaria di Rimini a quella di Riccione”, dice Raffaella Sensoli. “In altri termini non si ha la consapevolezza di dovere tenere distinte con risposte adeguate le esigenze di mobilità urbana, quelle di collegamento costiero (passeggeri) e quelli dello spostamento merci, da e verso il porto di Ravenna ed anche verso l’area dell’alto ferrarese”.

Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle ritiene insostenibile la proposta di una metro leggero, anche alla luce delle recenti sentenze del TAR che hanno condannato l’Agenzia Mobilità di Rimini per gli espropri e le demolizioni effettuate senza le necessarie procedure per i lavori del TRC. “Cercare di esportare questo modello sarebbe un errore molto grave – conclude Raffaella Sensoli – Crediamo invece che si debba valutare con il Ministero delle Infrastrutture e gli altri soggetti competenti la definizione di un progetto, alternativo e sostitutivo della metro leggera, di riqualificazione della linea costiera a binario unico per l’incentivazione del trasporto locale e contestualmente un progetto di implementazione delle linee per collegamenti veloci di carattere regionale e interregionale”. Ma se il governo Di Maio-Salvini prenderà forma nei prossimi giorni, la nuova maggioranza potrà incidere anche su scelte come queste.

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