Jova “salta” ma la spiaggia libera si prepara allo sbarco di Rimini Beach Arena

Jova “salta” ma la spiaggia libera si prepara allo sbarco di Rimini Beach Arena

Avevano esultato gli ambientalisti perché Jovanotti quest'anno non occuperà la spiaggia sulla quale nidifica il fratino. Ma il beach party è stato subito rimpiazzato. E senza fare un nuovo bando per individuare il gestore. Resta valido quello assegnato nel 2019, per consentire di recuperare l'evento stoppato dal Covid.

Qualche mese fa, quando ormai era chiaro che Jovanotti quest’anno non avrebbe fatto tappa sulla grande spiaggia libera antistante la Bolognese, gli ambientalisti di Italia Nostra avevano intonato l’exultate: «E’ notizia di ieri che il Jova Beach Party non si farà sulla spiaggia salvaguardandola da un nuovo strazio della vegetazione e della fauna che in quell’ambiente ha trovato vita e sviluppo. Crediamo che queste manifestazioni, anche alla luce delle nostre battaglie insieme alle associazioni ambientaliste di tutta Italia, debbano trovare altri luoghi che non i nostri beni naturali e architettonici che fanno dell’area sud delle colonie, se correttamente valorizzati, veri e propri fori imperiali del turismo balneare del Novecento». Così dichiarava a novembre la presidente Alessia Gattei. Ma com’è noto, le proteste per l’occupazione a suon di decibel e grandi folle di quel sito, fragile e bellissimo, impegnarono un po’ tutte le associazioni ambientaliste, e in particolare diedero battaglia gli Ornitologi dell’Emilia-Romagna (qui).
Ma, via il Jova, vegetazione e fauna (qui c’è l’habitat naturale del famoso fratino) possono tirare un sospiro di sollievo? Neanche per sogno.
Anche se un po’ alla chetichella, è cominciato il battage pubblicitario di un altro grande evento musicale che andrà ad insediarsi nello stesso luogo: Rimini Beach Arena. Si trovano già dei biglietti in vendita sui canali ufficiali.
«Maluma in concerto esclusivo al Rimini Beach Arena, Via Principe di Piemonte,56/62». Quando? «A causa delle leggi ancora vigenti per il mese di marzo 2022, il concerto di Maluma previsto per il a Firenze (Nelson Mandela Forum) il 19 marzo 2022 viene spostato a Rimini il 28 giugno 2022 presso la Rimini Beach Arena. Il cambio di città è dovuto a problematiche logistiche non legate alla struttura originale. Tutti i biglietti acquistati rimarranno validi per la nuova data e location». La notizia è di pubblico dominio su ticketone.it.
«Rimini Beach Arena ti aspetta per il Mamacita Festival». Quando? 15 luglio.
E ancora: «Per un solo giorno la spiaggia del Rimini Beach Arena si trasforma nella capitale del Reggaeton». Accade sabato 30 luglio.
«Rimini Beach Arena presenta Social Music City. I più grandi deejay techno riuniti sulla spiaggia di Rimini». Domenica 14 agosto. Questa data è stata postata sulla pagina Facebook dell’evento già dal 18 marzo.
«Ferragosto di fuoco al Rimini Beach Arena con i deejay del Circoloco Rimini». Lunedì 15 agosto.
E’ quanto si può apprendere ad oggi navigando online.
Ma il bando (qui) col quale il Comune di Rimini aveva concesso l’utilizzo temporaneo dell’area demaniale davanti alla colonia Bolognese per «la realizzazione di manifestazioni di pubblico spettacolo e attività di intrattenimento vario» non era scaduto nel 2021? Vediamo.
«Il periodo estivo previsto è compreso tra il 15 luglio e 25 agosto 2019, comprensivo delle fasi di montaggio e smontaggio delle eventuali strutture», veniva specificato. Aggiungendo però: «E’ facoltà dell’amministrazione comunale rinnovare la concessione temporanea della porzione di spiaggia di cui sopra per altre due stagioni estive qualora, al termine del periodo previsto, si valuti positivamente la ricaduta sul territorio delle attività realizzate». Il criterio alla base della proroga era circoscritto unicamente ad un bilancio relativo alla ricaduta positiva. Altre due stagioni estive: questa formula generica si presta ad interpretazioni? Sarebbe abbastanza logico pensare ad una durata triennale “in sequenza”, quindi 2019-2020-2021. Finito il triennio, insomma, altro bando altra chance per tutti. Invece no, da quello che è dato sapere la giunta avrebbe deciso di prolungare, confermando chi si aggiudicò il bando nel 2019, e fu l’unica proposta pervenuta, cioè l’Altromondo di Enrico Galli, con la motivazione che lo stesso avrebbe diritto a recuperare le annualità “saltate” causa Covid. E’ un precedente destinato a fare scuola per tutti? E chi pensa che la pandemia abbia colpito tutti e quindi sarebbe forse stato opportuno azzerare e rimettere tutti i potenziali organizzatori di eventi di questa natura davanti ai nastri di partenza, probabilmente masticherà amaro.

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