Le mura malatestiane come un groviera

Le mura malatestiane come un groviera

"Ho il fondato timore che nella richiesta del comune alla Soprintendenza non sia stata ben illustrato l'invasività reale dei lavori della passerella di destra", dice il capogruppo di Forza Italia. Buon compleanno Sigismondo!

Hanno trivellato le mura malatestiane come un groviera. I turisti e i riminesi passano e osservano allibiti. “Fanno delle finestrelle per vedere l’acqua stagnante?”, chiede una signora che passa di fretta. No, fanno di peggio: inseriranno cento travi in acciaio. Quello che si vede per ora sono quattro squarci, alla faccia del compleanno di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Ma tanto alla sua faccia si crea anche il circo felliniano nel Castello. Così ha deciso il novello Malatesta e, pare, con la benedizione della Soprintendenza. La politica si è svegliata, un po’ tardi, ma si è svegliata. “In merito ai lavori attualmente in corso relativi al comparto Tiberio 4, ritengo che la passerella pedonale aggettante sull’argine destro del canale sia assolutamente illegittima perché, per la sua realizzazione, è previsto l’abbattimento parziale e la foratura (con aperture di mezzo metro) delle mura malatestiane, restaurate nel 1751, senza contare la passerella metallica che vi sarà ancorata, che rovinerà ulteriormente il sito storico che i secoli e i millenni ci hanno consegnato e che questa amministrazione nemica del bello e della cultura vorrebbe così ignobilmente deturpare”, dice il capogruppo di Forza Italia Carlo Rufo Spina. “Ho chiesto di avere copia dell’autorizzazione della Soprintendenza all’esecuzione di tali lavori, perchè ho il fondato timore che nella richiesta del comune non sia stata ben illustrato l’invasività reale dei lavori della passerella di destra. Ho pertanto presentato apposite osservazioni e segnalazioni alla Soprintendenza chiedendo un doveroso supplemento di controlli e, nell’attesa, di ordinare l’immediata sospensione in via cautelare dei lavori sull’argine destro”. Però i buchi ormai ci sono e il progetto prosegue. Forse sarebbe stato necessario qualcosa di più: un’azione dimostrativa, un esposto, un incatenamento di gruppo a difesa di un bene storico-architettonico che non è alla mercé di un sindaco, come scrisse qui l’architetto Piccioli. Costerà quasi 1 milione di euro, per quale risultato? Non una “piazza” sull’acqua, come per mesi il Comune di Rimini ha strombazzato al popolo, ma una passerella di cui non si capisce l’utilità e che ha avuto anche il via libera della Autorità di bacino, ma con prescrizioni che fanno ben capire quale impatto potrà avere, tanto da richiedere all’amministrazione comunale un piano di protezione civile.

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